Norvegia

Sono stata in Norvegia  un paio di anni fa a fine Maggio. Direi ottimo come periodo, clima ideale, freddo solo alcune volte nelle zone più montuose.

Tanti sono i modi per visitare la Norvegia dei fiordi, c’è chi preferisce farlo comodamente in crociera, io invece ho voluto vederla più profondamente ed ho scelto di fare un piccolo tour in auto. Piccolo perchè avevo a disposizione poco tempo, solo 4 giorni che mi sento di avere sfruttato al meglio: volo a/r su HAUGESUND , da lì tappa a Stavanger, quindi traghetto per raggiungere Jørpeland con escursione a piedi sul PREIKESTOLEN, poi BERGEN passando per la località sciistica di ODDA ed il FOLGEFONNA NATIONAL PARK e infine ritorno ad HAUGESUND.

NORVEGIA in auto

Forse non sembra, ma la Norvegia è veramente un grande labirinto… Penisole, mare, fiordi, laghi, fiumi che si confondono col mare e viceversa. In sintesi: tanti traghetti da prendere!!

Bene diciamo anche che per un grande paese occorre mettere in preventivo anche grandi spese: la Norvegia è davvero cara, per questo motivo ho optato per un viaggio low cost, pernottando nei campeggi (in bellissimi bungalow stile IKEA) e comprando da mangiare nei market o nelle bancarelle di pesce fresco. A parte i prezzi, devo ammettere che questo posto mi è entrato nel cuore, dal momento in cui sono atterrata e mi sono trovata in mezzo ai campi verdissimi, frastagliati dal blu, e pieni di casette rosse e di greggi di pecore. Un paesaggio veramente bucolico.

Atterrati ad Haugesund ritiriamo la nostra auto ed iniziamo il nostro giro dirigendoci verso Haugesund. Siamo davvero estasiati dal territorio circostante, complice il fatto che sia anche una bella giornata di sole.

HAUGESUND - STAVANGER

Stavanger è davvero una cittadina carina, ha un porticciolo molto curato, con una bella passeggiata lungo mare. In questo primo tratto prendiamo due traghetti: in Norvegia i traghetti sono praticamente come autobus e, soprattutto nelle brevi tratte, non occorre prenotarli. Basta arrivare in porto, mettersi in fila ed imbarcarsi, si paga direttamente agli operatori in fila, oppure a bordo. Sono tutte barche piuttosto moderne, dentro hanno bar con internet wireless e, come già detto, preparatevi a spendere 5€ per un caffè annacquato.

Per la prima notte avevamo prenotato un campeggio dall’Italia, il Wathne Camping. E’ un camping a gestione familiare, i proprietari sono molto disponibili. Si può scegliere di soggiornare in roulotte o in bungalow (più cari ma con anche più posti letto).

Trascorriamo quindi la prima notte in roulotte, con vista torrente e lago.

Sulla strada per il Wathne camping
Sulla strada per il Wathne camping

 

Wathne camping
sempre Wathne Camping

La prima sera è stata davvero stranissima: stanchi dal viaggio e dalla strada sembrava sempre troppo presto per mettersi a cena o addirittura dormire. Non è possibile riuscire ad addormentarsi senza la curiosità di scostare la tenda e vedere se finalmente è venuto buio, è davvero una sensazione strana alla quale non siamo abituati. Sembra che anche la natura non vada mai a riposarsi, che si possa sempre fare qualcosa anche “di notte”…

L’indomani lasciamo il campeggio per dirigerci verso il Preikestolen, detto anche Roccia del Pulpito. Si tratta infatti di una roccia granitica alta circa 600m che spunta a strapiombo sul Liesefjord (bellissimo!).

Per arrivare sul Preikestolen (ci si arriva solo a piedi) parcheggiamo al “Preikestolen fjellstue“. Da lì parte un sentiero davvero suggestivo; si passa da paesaggi rocciosi al bosco, a tratti si attraversano delle passerelle di legno e tanti sono i punti panoramici su monti e laghi (o fiordi? O mare?). Sono circa 4 ore tra andare e tornare, qualche punto impegnativo ma fattibile, tant’è vero che sul nostro sentiero incontriamo diverse famiglie con bambini e cani. Altro che noi italiani lasagnoni!

Dopo la prima salita vista panoramica sul lago del parcheggio
Dopo la prima salita vista panoramica sul lago del parcheggio

 

 

 

 

 

 

 

 

Passerella nel bosco
Passerella nel bosco

 

 

 

 

 

 

 

ponti... vertiginosi!
ponti… vertiginosi!


Dopo un dislivello di 334 m arriviamo vicini alla roccia. Man mano che ci avviciniamo, il Pulpito si fa sempre più imponente e vertiginoso; ci vuole un pò prima di abituarsi all’ “ambiente”, la sensazione di piccolezza e paura di cadere ti accompagna finchè non ti siedi.

Meglio sedersi non troppo in riva direi, visto che non c’è alcuna protezione.

Verso il Preikestolen
Verso il Preikestolen
... Dobbiamo proprio passare di qui?
… Dobbiamo proprio passare di qui?
Sua maestà Il Preikestolen!
Sua maestà Il Preikestolen!

Ci sediamo anche noi e ci mettiamo a mangiare i nostri panini come quasi tutti i turisti e le scolaresche già spaparazzati al sole.

Il panorama del fiordo è davvero suggestivo, ogni tanto passano battelli e navi da crociera che sembrano piccolissime viste da quassù.

 

Qualcuno si avvicina ai bordi per azzardare una fotografia.

 

Ci provo anch’io, ma la sensazione di vuoto è talmente forte che lo faccio da seduta e mi tengo ad un pezzo di roccia sporgente con le mani!      

C’è una leggera foschia, ma la temperatura è ottimale, soprattutto dopo la sudata post trekking; dopo un’oretta di riposo ed ammirazione ripartiamo per il ritorno.

 

Meglio sedersi per la foto...
Meglio sedersi per la foto…

Non abbiamo tanto tempo, perchè dovremo riprendere il nostro tour verso Bergen e non abbiamo prenotato niente per la notte.

Al Preikestolen fjellstue c’è un bar con ristorante panoramico, un paio di hotel e negozi di souvenirs.

PREIKESTOLEN - STAVANGER
Preikestolen – Stavanger

Ci rimettiamo in auto; il tratto da qui a Bergen è estremamente vario:sulla via incontriamo paesaggi favolosi, la strada costeggia fiordi e laghi.

Le casette rosse con l’erba sul tetto spuntano qua e là, come le cascate, che a volte arrivano a bagnare la strada.

Vista la stagione si può dire infatti che i fiumi siano alla loro massima portata; inutile dire che ci fermiamo più e più volte ad immortalare questi bellissimi paesaggi; in questa zona, adesso, la temperatura è decisamente più bassa.

Al Folgefonna National Park infatti scopriamo di trovarci in un vero e proprio comprensorio sciistico, la neve è solo sulle cime più alte, ma tanti sono gli impianti che spuntano tra meravigliose casette colorate con l’erba sopra.

...Piove!!!
… Piove!!!
...Piove sulla strada!
…Piove sulla strada!
Folgefonna... Case senza strada
Folgefonna… Case senza strad

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La cosa strana che ho notato è che molte case sono raggiungibili solo tramite sentierini… Chissà come dev’essere portare la spesa a casa, magari con un metro di neve!? Forse in motoslitta…

 

Passiamo la notte in un altro bungalow, in un paesino disperso dopo il Folgefonna National Park; questo bungalow è meraviglioso, dalla zona cucina abbiamo la vista lago. In riva al lago c’è un gregge di pecorine bianchissime, un paesaggio senza dubbio bucolico.

 

Vista dal bungalow
Vista dal bungalow
Bungalow del camping
Bungalow del camping

 

Gran parte dei supermarket in estate restano aperti anche di notte. Quindi verso le 22:00, con una luce fuori che sembrano le 4 del pomeriggio, andiamo a prenderci qualcosa da cucinarci, quindi mangiamo nel nostro patio vista lago.

 

 

 

 

Ci aspetta l’ultima tappa: Bergen. Bergen è una cittadina costiera della contea di Hordaland, porto importantissimo e tappa di numerosissime crociere nei mari del Nord, Bergen è considerata la porta d’accesso ai fiordi norvegesi.

Senza dubbio l’attrazione principale è il Briggen, il quartiere anseatico oggi patrimonio Unesco. I più antichi edifici di Bergen, infatti, vennero costruiti lungo la banchina di Bryggen, che nei secoli è stata una parte della città molto attiva e importante. in questo quartiere si può passeggiare tra i vicoletti (strettissimi) e lungo la banchina. Ci sono diversi bar e carinissimi negozi di souvenirs.

Briggen dal porto
Briggen dal porto

 

per le vie del Briggen
Per le vie del Briggen

L’altra cosa da fare assolutamente a Bergen per godere di una vista meravigliosa, è prendere la funicolare funicolare Fløibanen, che vi porta in cima al monte Fløyen (320 metri s.l.m.), da dove potete ammirare la città, il porto, i fiordi e il mare dall’alto.

Come potete leggere anche dalla pagina del link, la funicolare parte dal centro cittadino, a pochi passi dal mercato del pesce, all’incirca ogni 15 minuti, quindi non è necessario prenotarla. In cima al monte Fløien  trovate bar e ristoranti panoramici, ed è un ottimo punto di partenza per sentieri di trekking e percorsi fitness fra i boschi.

Vista dal monte Fløien
Vista dal monte Fløien

 

Non date da mangiare al troll!
Non date da mangiare al troll!

Ma mi raccomando, se vi addentrate nei boschi…. Non date da mangiare ai troll!!

Bergen in fiore
Bergen in fiore

Mangiamo pesce fresco al mercato di porto (pienissimo di italiani). Non riusciamo a capire bene cosa siano, sembrano speci di frittelle con molto, molto aglio. E difatti le digeriamo dopo tre ore…

Ripartiamo verso Haugesund fermandoci in un altro bellissimo campeggio che ha una piscina naturale con gli scivoli, naturalmente ancora chiusa. Anche qui siamo in riva ad un lago e siccome è l’ultima notte ci imponiamo di restare svegli finchè non vediamo arrivare buio.

 

 

la luce all'1:00 del mattino
La luce all’ 1:00 del mattino
Piscina naturale e parco acquatico al campeggio
Piscina naturale e parco acquatico al campeggio

Naturalmente non ci riusciamo, arriviamo solo all’una di notte, ma questa è la luce, anche se tenue, che continua ad accompagnarci. Tappezziamo ogni finestra con le tende, come sempre da quando siamo arrivati, e ci mettiamo a dormire.

L’indomani, prima del volo abbiamo giusto il tempo per fare un giretto nei dintorni della cittadina di Haugesund. La curiosità principale è che Haugesund e la sua regione, I’ Haugalandet, è il luogo che hanno dato i natali ai re vichinghi e alla Norvegia.

Noi ci siamo fermati all’insediamento vichingo di Avaldsnes; è stato davvero interessante perchè in quel momento c’era una scolaresca “in gestione” del sito, ovvero erano tutti in costume vichingo ed ogni gruppo di ragazzi aveva un compito: alcuni cucinavano in grandi pentole di rame, altri lavoravano nell’orto, altri ancora erano nel cantiere navale. Insomma è stata un’esperienza curiosa.

Incontro coi Vichinghi
Incontro coi Vichinghi
Vichinghi nell'orto
Vichinghi nell’orto
Vichinghi al lavoro
Vichinghi al lavoro

 

Prima di riconsegnare l’auto in aeroporto riusciamo anche a fare un giro dell’isola di Karmøy e restiamo stupefatti quando vediamo una serie di spiagge bianchissime, con le muccone al pascolo. Per un attimo ci sembra di essere in Corsica!

Una delle spiagge di Karmøy
Una delle spiagge di Karmøy
Karmøy
Karmøy

Ci prepariamo al rientro, lasciamo la nostra Ford Fiesta nuova di pacca che ci ha accompagnato in questo bellissimo giro. Solo qualche settimana dopo, già rientrati in Italia, scopriremo che molte strade in Norvegia prevedono un pedaggio da pagare. Ma non vi preoccupate, vi verrà tutto addebitato sulla carta di credito senza che ve ne accorgiate nemmeno!

Tornerò sicuramente in Norvegia, il suo verde mi ha letteralmente folgorata da subito.

…. Se solo potessi portare a casa un agnellino!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Io e la Norvegia
Io e la Norvegia