L’isola di Porquerolles

plage de Notre Dame

Proprio l’altro ieri, nel bel mezzo della ricorrenza della Giornata Mondiale della Terra, che si celebra ogni anno il 22 aprile (un mese più un giorno dopo l’equinozio di Primavera), ho pensato a quali fossero i posti più salvaguardati fra tutti quelli che ho avuto la fortuna di visitare sin’ora. E di primo acchito ho pensato alla piccola Porquerolles!

In pochi la conoscono, siamo in Francia, nella profumata Provenza (dipartimento del Var per essere precisi), regione che amo e che vorrei rivisitare al più presto. In molti, se pensiamo al mare in Francia, immaginiamo unicamente la Costa Azzurra; in realtà, una volta oltrepassata Cannes, inizia un tratto di costa che è stupefacente a dire poco. Io l’ho percorsa in moto, ed una delle tappe del mio tour è stata proprio questa isoletta.

Si tratta precisamente dell’ Arcipelago delle Isole d’Oro (Îles d’Or) o isole di Hyeres, tre piccole isole che si trovano appunto di fronte alla bella penisola di Hyeres. Partendo da Est ad Ovest troviamo: Le Levant, curiosamente suddivisa fra una zona con villaggio naturista ed una zona militare, Port Cros che è Parco Nazionale dal ’63, quindi la più preservata delle tre, e infine Porquerolles.

Porquerolles è la più grande delle tre isole (la seconda per estensione della Francia dopo la Corsica), stiamo comunque parlando di poco più di 7 km di lunghezza per circa 3 di larghezza: un piccolo mondo verde e chiuso al traffico. Si raggiunge dal Porto di Di Hyeres in circa un quarto d’ora; io ci sono stata a metà Settembre e non ho prenotato con anticipo. In alta stagione è però un’escursione molto richiesta, anche e soprattutto in giornata. Quindi meglio organizzarsi per tempo!

La prima cosa che ho percepito una volta approdati sull’isola è stato un fortissimo profumo di erbe mediterranee: mirto, eucalipto, ginepro, rosmarino e altre che neanche conosco e che ne fanno il ricordo più bello della giornata. Potrebbe essere per questo stesso motivo che sull’ isola ci sono tantissime api, che ovviamente mi hanno punta nella gamba mentre andavamo nella prima spiaggia!

L’arrivo a Porquerolles
barche ormeggiate a Porquerolles

Porquerolles è totalmente chiusa al traffico; una volta arrivati al porto trovate due o tre noleggi di biciclette, noi abbiamo optato per una mountain bike visto che avremmo percorso quasi esclusivamente tracciati sterrati. Ovviamente l’isola si presta altrettanto bene ad essere visitata a piedi, è un crogiolo di sentieri, sia costieri che interni, l’ ideale per chi ama il trekking.

A pochi passi dal porto troviamo il piccolo centro del Paese, che si raccoglie soprattutto attorno alla colorata Place d’Armes. E’ l’unico centro abitato e sono neanche 200 le persone che vivono qui tutto l’anno, quasi essenzialmente di turismo, occupandosi di attività di trekking, mountainbike, immersioni oltre che attività ricettive e ristorative. Quando siamo arrivati in paese c’erano alcune bancarelle con tende multicolore ed una luce davvero bellissima, sembrava di essere sul set di un film provenzale.

Quello che però ci ha senza dubbio piacevolmente stupiti sono state le spiagge. Sicuramente la bassa stagione e la poca gente ha contribuito ad impreziosire il tutto, ma non mi aspettavo baie così incontaminate. La prima che abbiamo visitato è la Plage de Notre Dame, orlata da una lussureggiante pineta che profuma di resina. Il verde tutto attorno e la trasparenza dell’acqua mi ha fatto pensare ad ad un angolo di Polinesia. E’ la spiaggia più grande dell’Isola e, dicono, mai troppo frequentata.

Dopo questo primo bagno, siamo tornati verso il villaggio in sella alle nostre bici, per proseguire e visitare la punta Nord-Ovest con la Plage de Langoustier, nella baia oltre la più famosa Plage D’argent (l’unica che alle sue spalle ha anche un ristorante con chiosco).

la voce del mare

Alla Plage de Langoustier eravamo pochissimi, siamo rimasti anche per un pò da soli! Più riparata dal vento rispetto a Notre Dame ed anche più ciottolosa, ma nulla da dire, davvero un angolo di paradiso; forse dal mio video si riesce a percepire la pace e l’armonia con la natura che quell’angolo di mondo mi ha trasmesso. Propio alle spalle de L’Angoustier si trova uno dei pochissimi hotel dell’Isola e fra tutti anche il più esclusivo e si chiama Le Mas Du Langoustier.

A differenza della pianeggiante Costa Nord, che ospita tutte le spiagge, la Costa sud è più montuosa e quindi ricca di falesie, gole e punti panoramici mozzafiato. Attraversando l’interno, decorato di vigneti, prati verdissimi e campi coltivati, siamo arrivati al Faro du Cap d’Arme. Da questo punto panoramico abbiamo scattato foto bellissime. Qui in effetti le falesie arrivano anche ad un’altezza di 100mt, tuttavia il punto più alto dell’isola è un pelo più a Nord: è di 142mt e si chiama Le Semaphore.

Non ho purtroppo avuto il tempo di visitare il Forte di Sainte Agathe, che torreggia sul paese; pare che sia ben conservato e sicuramente offre un’altra vista meravigliosa su questo bella finestra di Mediterraneo. Nel tardo pomeriggio siamo quindi tornati verso il porto per riconsegnre il nostro super mezzo. Alle bancarelle in piazzetta avevamo comprato un pò di frutta fresca e allora nell’aspettare il nostro battello abbiamo fatto merenda sul molo. E’ stato un peccato non restare per la sera, sicuramente Porquerolles ci avrebbe offerto un bellissimo tramonto.

Consiglierei infatti di restare sull’isola un paio di notti, possibilmente in media a bassa stagione perchè è un luogo veramente autentico e di cui io, sicuramente, non scorderò mai il profumo!