Minorca, perla incontaminata.

Conosco bene Minorca, ci ho vissuto 4 mesi perchè ho lavorato in un grande hotel come animatrice turistica. E’ un’isola che mi è rimasta nel cuore, è molto più incontaminata delle altre Baleari, l’isola è infatti stata dichiarata dall’UNESCO riserva della biosfera. Questo ha fatto sì che le sue coste siano molto meno costruite rispetto alle isole sorelle, e che non abbia una strada “costiera”: da questo punto di vista si può dire che sia anche un pò “scomoda”, in quanto ha una sola unica strada che la taglia a metà nella sua lunghezza, collegando Mahon (il “nuovo” capoluogo e sede dell’aeroporto) a Ciutadella (la vecchia, meravigliosa, capitale). Per raggiungere le varie spiagge ci sono quindi diverse vie che collegano la strada centrale alle costa, ma come dicevo non c’è nessun collegamento “lungo mare” che superi quei 6/7 km.

Curiosità principale della capitale Mahon è senza dubbio la sua baia, che è per lunghezza la 2a in assoluto dopo Pearl Harbour alle Hawaii.

Anche Ciutadella ha un porticciolo bellissimo, che di sera si anima lungo le sue banchine, con la gente seduta ai ristorantini illuminati da lampadine bianche. Ciutadella è veramente una chicca, il top è capitarci durante la grande FIESTA DE SAINT JUAN, festa prettamente religiosa che ha origini nel Medioevo. Una sfilata continua di cavalieri medievali e cavalli bardati, venerati come santi dal pubblico che va a ricolmare le viuzze del paese.

Minorca, Saint Juan
Minorca, Saint Juan
La piazza durante la celebrazione
La piazza durante la celebrazione

Di Minorca mi ha sicuramente stupito  questo suo clima sempre così festoso e popolare, prerogativa, forse, di tutti i Catalani in generale.

Ciutadela, il centro
Ciutadela, il centro

 

piazzetta in centro
piazzetta in centro

Simbolo indiscusso di festa è sicuramente la famosa Einsaimada Menorquina, sfornata giorno e notte dai piccoli forni dei paesini; non sono da meno le grandi “paellate” lungo le spiagge.

A proposito di spiagge: stiamo parlando di un’isola in grado di offrire ogni sfumatura di colore, dal verde delle zone a nord, al rosso delle spiagge di Cala Pregonda, al rosa di quelle a Binibeca, al bianco accecante dei suoi paesini di pescatori, allo smeraldo delle sue acque…

tripudio di colori a Cala Pregonda (costa Nord)
tripudio di colori a Cala Pregonda (costa Nord)

Senza dubbio le più famose sono Macarella e la sorella più piccola Macarelleta, due cale di una bellezza unica, ricamate dal verde degli alberi modellati dal vento. Nelle rocce che circondano le due spiagge, sono presenti diverse nicchie, dove negli anni sessanta si dice andassero a dormire gli hippies, che amavano molto l’isola.

Cala Macarelleta
Cala Macarelleta

 

alberi a Macarelleta
Alberi a Macarelleta

Altrettanto meravigliosa, sempre nella costa a Sud, è Mitjiana: un acquario naturale, con tanti ottimi punti per i tuffi.

Cala Mitjiana
Cala Mitjiana

Restando nella zona meridionale, ma spostandosi verso Est, vi cosiglio di andare a fare un giro nel bellissimo borgo (quasi surreale) di Binibequer (o vecchia Binibeca), il paese detto “di panna e cioccolato”, un borgo di pescatori bianchissimo (si dice che ripitturino di bianco le case almeno una volta all’anno), con porte e finestre marroni. E’ davvero un luogo pittoresco.

Binibeca, "panna e cioccolato"
Binibeca, “panna e cioccolato”
Binibeca, porticciolo
Binibeca, porticciolo
Rispetto dell'ambiente a Binibeca
Rispetto dell’ambiente a Binibeca
Sabbia rosa, Binibeca
Sabbia rosa, Binibequer
Tavolini del bar della spiaggia di Binibeca
Tavolini del bar della spiaggia di Binibeca

A poca distanza (saranno 5/10 minuti a piedi) non si può perdere la caletta di Binibequer, una meravigliosa insenatura con sabbia rosa.

Andate a prendere un caffè (meglio una cerveza forse, si sà che fuori da casa nostra il caffè è sempre una strana miscela scura) al barettino che c’è in spiaggia… Anzi sulla spiaggia, perchè è davvero sull’acqua!!

Tante altre sono le spiagge di Minorca da non perdere… Cala Turqueta, che si raggiunge dal mare o dopo un lungo sentiero, Es Grau, a Nord Est in una bellissima baia che è anche parco naturale, Punta Prima, estremità a Sud Est (dov’era l’hotel in cui lavoravo io), con la sua bella vista sull’Ila del Aire con faro annesso…

Minorca è senza dubbio un gioiello nascosto ed incontaminato.

Una delle zone più “costruite” e turistiche è quella di Cala Galdana; un pugno nell’occhio è anche l’urbanizzazione sulla caraibica Son Bou, si tratta di un paio di massicce strutture alberghiere stile Maiorca ed Ibiza che furono costruite prima che Minorca venisse proclamata Riserva Naturale.

Nulla da dire però su questa spiaggia e sulla vicina e gemella Santo Tomas: sono senza dubbio tra le più attraenti dell’isola.

Son Bou
Son Bou

Infine come non citare la celeberrima Cueva de Xon Roi: un gruppo di grotte collegate internamente, tutte a picco sul mare che è diventato un bellissimo locale che di giorno è un bar e la sera si trasforma in discoteca. Direi la più bella e suggestiva discoteca che io abbia mai visto. Purtroppo non sono mai riuscita ad andarci durante l’aperitivo, al tramonto, ma di notte la vista a picco sul mare argentato è davvero da togliere il fiato.

D’altra parte lo si sà dagli anni ’60: le notti, a Minorca, hanno qualcosa di magico.

Mitjiana
Mitjiana
Inimitabile Macarella
Inimitabile Macarella
Cala Galdana
Cala Galdana