Lampedusa, l’Africa Italiana.

Pensare all’ “Isola” mi fa venire un sorriso; è così che la chiamano gli abitanti ed i ragazzi che “scendono” qui in vacanza ormai ogni anno: l’ “isola”. Perchè effettivamente molto altro non è, questo piccolo lembo di terra piatta e brulla, incastonata in un mare dai colori incredibili.

Sono stata a Lampedusa due settimane, e nonostante la sue ridotte dimensioni ed i pochi metri di spiaggia disponibile, sarei rimasta oltre. Sì, diciamo che se non si ama molto la roccia è meglio andare in bassa stagione, in caso contrario è possibile trovare calette rocciose semi-deserte anche nei giorni più affollati. Io per esempio ho sempre trovato posto nella meravigliosa baia rocciosa a Nord-Est chiamata O’Sciatu Persu ,alla lettera “il fiato perduto”, credo anch’io che, insieme a Cala Calandra siano angolini che tolgono il fiato… E da dove si fanno anche bei tuffi!

Cala Calandra / O' Sciatu persu
Cala Calandra / O’ Sciatu persu – PUNTO TUFFI!
Cala Calandra / O' Sciatu persu
Cala Calandra / O’ Sciatu persu – Spiaggia rocciosa
Cala Calandra / O' Sciatu persu
Cala Calandra / O’ Sciatu persu

Consiglio di alloggiare a Lampedusa in appartamento, per viverla al meglio: dopo la spiaggia è bello fermarsi in aperitivo sulla spiaggia (gli aperitivi si trasformano magicamente in cene da collasso), oppure al porto (se volete farlo a base di cous cous con pesce fresco), oppure ancora, per non sbagliare in centro, o verso il porto ( carinissimo lo Sbarcatoio, ma andate presto, ha pochi tavolini!). Il centro è Via Roma, una via dove c’è passeggiata continua, dove si trovano bellissimi negozietti, gelaterie e locali dove trovare la sera musica dal vivo; è qui che trovate la famosissima Martorana, una rosticceria funzionante giorno e notte, e sorgente di aromi che potrebbero attirare anche i meno mangioni. E’ sempre su via Roma che si possono fare le più golose colazioni, magari a base di indimenticabili cannoli al pistacchio.

Il TUNEZ di Cala Croce al tramonto
Il TUNEZ di Cala Croce al tramonto
Tramonto al TUNEZ
Tramonto al TUNEZ, Cala Croce

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma torniamo a parlare di mare, mi sta venendo appetito.Come dicevo non ci sono tantissime le spiagge: c’è la centrale Cala Guitgia, la spiaggia del paese, dove a Settembre e Ottobre si svolge il festivaldell’ O’Scià, da sempre rappresentato ed organizzato da Claudio Baglioni.

Proseguendo veros Ovest troviamo Cala Croce con la piccola dirimpettaia Porto N’toni e, di fianco, Cala Madonna.

Cala Croce non è piccolissima, ed è qui che si trova uno dei più rinomati locali per i più nottanbuli :il Tunez. Lo consiglio per un aperitivo in spiaggia, i colori del tramonto a Cala Croce la rendono una location ancor più suggestiva.

Il porticciolo di Lampe
Il porticciolo di Lampe

Proseguendo ad Ovest si trova la più famosa e direi più grande delle spiagge di Lampedusa: l’incomparabile Isola dei Conigli. Che dire, è uno spettacolo della natura, qui l’acqua assume diverse tonalità di turchese intenso. Si tratta inoltre di un’area marina protetta dove depongono le vuoa le Caretta Caretta; più in particolare : Oggi la spiaggia dei Conigli è l’unico sito italiano in cui le ovodeposizioni sono regolari, tanto che negli ultimi 25 anni il sito ha ospitato da 1 a 7 nidi l’anno. Nelle notti estive, tra maggio ed agosto, la tartaruga marina raggiunge la spiaggia dei Conigli e, dopo aver scavato una buca, vi depone circa 100 uova che ricopre con la sabbia. L’incubazione delle uova dura oltre sessanta giorni. Dopo la schiusa, che avviene generalmente di notte, i piccoli riemergono dalla sabbia e si dirigono subito verso il mare.

la spiaggia vista dal sentiero per Cala Pulcino
la spiaggia vista dal sentiero per Cala Pulcino
acque dei Conigli
acque dei Conigli
Il sentiero per Cala Pulcino
Il sentiero per Cala Pulcino

 

 

Spiaggia Isola dei Conigli
Spiaggia Isola dei Conigli

 

la lingua di sabbia che collega l'Isola
la lingua di sabbia che collega l’Isola

Per arrivare in spiaggia qui occorre scarpinare un pochetto: sono circa 15 minuti di sentiero ciottoloso in pendenza, riordatevi quindi che al ritorno è salita, e che le temperature a Lampedusa sono piuttosto altine.

La camminata vale però sicuramente la pena, inoltre consiglio di proseguire per la stupenda Cala Pulcino, che potete raggiungere proseguendo dalla Spiaggia dell’Isola dei Conigli, sempre per un sentieri abbastanza impervio, lungo la brulla scogliera che accompagna la baia dei conigli. E’ da questa scogliera che è possibile fare fotografie quasi impressionanti dalla bellezza della spiaggia. E’ Cala Pulcino che per la trasparenza delle sue acque, ha fatto sì che Lampedusa sia soprannominata l’ “isola delle barche volanti”. Andate a vedere questa caletta per credere…

Cala Pulcino, le barche volanti
Cala Pulcino, le barche volanti

Non posso non citare il fatto che è qui che ho preso il mio primo brevetto PADI OPEN WATER, e ci tengo a consigliare il Pelagos Diving Center , capitanato da Simone D’ippolito. Mi sono trovata divinamente, è stata una bellissima esperienza, che mi ha portato poi a prendere il secondo brevetto. Lampedusa ha tanti tesori anche sott’acqua.

Le spiagge un pò meno famose, forse per vicinanza all’aeroporto, sono quelle della costa sud Est, la più famosa (e la mia preferita della zona) è Cala Francese, bella perchè di sabbia mista a scogli e roccia. Carinissima ma più piccolina anche Cala Maluk.

Come non citare anche Cala Pisana, la spiaggia dove ho fatto la mia prima immersione (in “acque confinate”). Cala Pisana è direi meno turistica e forse più tipica.

Non potete poi non andare in barca a fare un tuffo nella famosa baia di Tabaccara: un acquario azzurro incorniciato da rocce bianche quasi accecanti per il riverbero del sole africano di Lampe.

pareti bianche della Tabaccara
pareti bianche della Tabaccara

 

La Tabaccara
La Tabaccara

Infine, consiglio di girare in “lungo” e in largo con lo scooter questa grande pietra brulla; andate a Nord, lungo il versante roccioso a picco sul mare se volete vedere tramonti più belli di tutta l’isola… Per farlo comodamente potete ammirarlo davanti ad uno spritz all’ O’Scià Club, magari con uno stop fotografico davanti al celeberrimo segnale ormai monumento dell’Isola.

La costa Nord
La costa Nord
La costa Nord
La costa Nord
il "monumento" più famoso dell'isola
il “monumento” più famoso dell’isola

 

barchetta a lato del "monumento" più famoso dell'isola
barchetta a lato del “monumento” più famoso dell’isola

Altrimenti, con un telo e due birre prese dal porto, fermatevi in qualsiasi punto della Costa Nord, magari vero il suggestivo faro lungo Contrada Capo Ponente. Vi ritroverete sicuramente in tanti ad ammirare lo spettacolo di un tramonto delle isole Pelagie.