Un mosaico chiamato Malta

Tipica casa di Malta

Due puntini in mezzo al Mediterraneo, Malta e Gozo, che ho avuto il piacere di visitare con due compagni d’eccezione: i colleghi sardi Lucrezia e Stefano. Con loro, ormai, ho fondato un’associazione -quasi- a delinquere, simpaticamente chiamata “Travel Gang“! E così a Settembre abbiamo trascorso qualche giorno in questa meta che onestamente non era ancora nei miei pensieri (è sempre colpa della TravelGang!).

Malta mi è apparsa come un vero mosaico, un miscuglio di provenienze, coi colori del Nord Africa che dipingono un’ ancora ben conservata architettura inglese. Insomma una destinazione sfaccettata, presa d’assalto da tantissimi ragazzi in vacanza studio, ma che davvero ha tanto altro da offrire.

Il posto che più di tutti mi ha affascinata è stato sicuramente Mdina, l’antica capitale cinta da mura color ocra che la rendono così suggestiva verso l’ora del tramonto. Mdina è davvero un mondo a parte rispetto alle altre zone dell’isola, forse proprio per questa luce dorata che penetra nei suoi vicoletti silenziosi (motivo per cui è anche detta “The Silent City”). Ai tempi del Medioevo, invece, era chiamata “la città Notabile”, ovvero la città nobile, in quanto sede dell’aristocrazia maltese oltre che della sua università.

Se andate a Mdina, finito il vostro giretto per i vicoletti non potete non fermarvi al Fontanella Tea Gardens & Vinum Wine bar : sì, è vero, è scritto su tutte le guide, ma vi posso garantire che la vista dalla terrazza panoramica e la grandezza delle tazze di cioccolata con pasticcini annessi non vi faranno pentire di aver fatto i turisti! Provare per credere…

Devo però dire che questa stessa luce e carisma li ho ritrovati anche nella suggestiva Cittadella di Gozo l’isola minore e certamente meno turistica di Malta. Se dovessi tornare a Malta, sicuramente dedicherei più tempo a questa isoletta rurale, per vederne i paesini più remoti e quindi autentici.

La visita alla cittadella, detta anche Kastell, è stata molto piacevole; ma si sà che le visite culturali sotto il sole maltese fanno venire una certa arsura, e quindi anche qui ci siamo piacevolmente fermati a sorseggiare un bicchiere nel bar interno, che consente tra l’altro di salire sul terrazzo panoramico (con una scala strettissima) per ammirare la luce del tramonto fra le mure giallognole.

Restando a Gozo, una zona che assolutamente non potete perdervi, è quella del Blue Hole e dell’ Inland Sea subito dietro. L’ “Inland Sea” tavè una bellissima baia chiusa, formata da una laguna che in realtà è collegata al mare aperto da un tunnel. Purtroppo le barche di turisti che entrano ed escono dal tunnel disturbano non poco quello che sarebbe un bel bagno con un panorama così particolare… Fino a qualche anno fa c’era anche un famosissimo arco naturale che purtroppo è crollato: the Azure Window ed era proprio a fianco al Blue Hole.

Il tuffo al Blue Hole invece è stata un’esperienza veramente nuova, che siamo peraltro riusciti a filmare grazie al contributo di Stefano. Insomma, da fare! E magari con le bombole…

Ma torniamo a Malta senza tralasciare che le isole sono collegate da traghetti giornalieri prenotabili in loco, molti dei quali caricano anche auto; i prezzi sono proporzionati, noi lo abbiamo preso a Cirkewwa, per poi sbarcare a Mgarr. Nel rientrare (noi eravamo di base a Sliema, punto strategico) abbiamo fatto anche una mini tappa al villaggio di Popeye, in pratica il set del musical Popeye dell’ 80 che oggi è rimasto come piccolo parco tematico (e decisamente necessiterebbe di un pò di manutenzione e cura).

La Travel Gan al Popeye Village

Che dire di Valletta, la capitale? Certo, chiamarla capitale fa un pò ridere, ma in realtà, per quanto piccola possa essere, la percezione è comunque quella di un bel paesotto, con zone anche molto diverse fra loro. Probabilmente perchè la città è circondata da altri paesi, così contigui, che sembrano in realtà un prolungamento della capitale stessa. Proprio più a Sud infatti, troviamo “The Three Cities”, che sarebbero Vittoriosa (la più antica), Senglea e Cospiqua, con cui Valletta è anche piacevolmente collegata via mare.

Valletta, città ricca di storia, è stata fondata dai Cavalieri di San Giovanni, nel XVI secolo. Con una passeggiata di neanche due ore riuscirete a vedere gran parte del bel centro fortificato; partite dalla Cattedrale per poi sbucare sul lungomare della via Xat II Barriera, fino ai Giardini Barakka (Upper Barrakka Gardens), uno dei punti più suggestivi, dal quale scattare belle panoramiche su Senglea e Vittoriosa.

Devo dire tuttavia che la capitale mi ha affascinata soprattutto di sera, quando abbiamo passeggiato fra i suoi ristorantini tipici che per cena allestiscono tavoli e tavolini per le graziose viuzze pedonali. Molti di questi localini sono gestiti da siciliani, proprio come quello in cui abbiamo cenato (divinamente) noi: si chiama Ortygia Food Experience. Cibo siciliano e maltese rivisitato, personale cordiale e bella atmosfera; anche l’interno è bellissimo, tutto in pietra e con tanto di altalena in corda. Prezzi adeguati, consigliato!

In maniera diversa, certamente meno autentica, ho vissuto l’escursione di mare più richiesta del Paese, e cioè quella alla Blue Lagoon, come testimoniato ovviamente anche da Tripadvisor. Un viavai di barche frastornanti colme di turisti, in gran parte inglesi con bicchieroni di birra annessi h24. Anche nella baia di approdo ogni francobollo di terra disponibile è sfruttato con ombrelloni a noleggio e baracchine ambulanti, una cosa che davvero mai avrei pensato di trovare, purtroppo, in quello che dovrebbe essere uno degli angoli più belli del Mediterraneo.

Ora che scrivo ai tempi del Coronavirus di questo viaggio dello scorso Settembre, spero vivamente che, dopo quello che stiamo vivendo, cresca in tutto il mondo un senso di colpa tale da sfociare in consapevolezza e rispetto REALE dei tesori naturali che abbiamo. Non so se sarà così, sono pessimista perchè purtroppo l’uomo tende a dimenticare… Ma è davvero ora che trasformiamo tutto questo SFRUTTAMENTO in RISPETTO.

Voglio invece concludere questo mio blog con quello che è stato indubbiamente il motivo trainante di questo viaggio, un tesoro che purtroppo non conoscevo e che si trova proprio a pochi km dall’odierna capitale: l’ Ipogeo di Hal Saflieni! Io e la mia compagna di avventure Lucrezia Degortes (Cagliaritana d.o.c. – di Bonaria per la precisione – socialmediamanager impegnata in diversi progetti e di cui vi consiglio di visitare il meraviglioso profilo instagram lukre12 ) abbiamo in realtà accompagnato Stefano alla visita di questo sito archeologico, scopo principale del suo viaggio a Malta. Sito per il quale occorre prenotare la visita online con largo anticipo.

Si tratta in sostanza di un ritrovamento preistorico di grande importanza: pare sia stato costruito tra il 3600 a.c. ed il 2400 a.c. e che venisse utilizzato come luogo di sepoltura e preghiera. Il fatto che sia rimasto in gran parte conservato lo rende uno dei monumenti preistorici più importanti al mondo.

Privilegio assoluto aver avuto una guida così: Stefano, il nostro esperto di civiltà antiche, ci ha raccontato che l’Ipogeo potrebbe anche essere più antico di quanto ipotizzato… E che pare che la sua struttura costituita da “tunnel” scavati nella roccia (per più di dieci metri) sia stata progettata con molta attenzione ingegneristica. Non solo: queste gallerie sotterranee conducono il suono in maniera affascinante tra alcuni ambienti. Se si riflette sul fatto che il tutto è stato concepito prima di Stonehenge e delle Piramidi ci si rende conto dell’indiscutibile fascino ed importanza di questo sito. La visita è durata un’oretta circa e si effettua a piccoli gruppi con una guida parlante inglese.

Infine, che dire, non si può non parlare della vita notturna maltese: St.Julian è un pullulare di locali e disco frequentate soprattutto da giovanissimi (in vacanza studio!?) che si riversano per le vie del centro. Sì, diciamo che forse quella a St.Julian non è stata forse la serata più bella e che noi eravamo fra i più âgées… Ma non è andata poi così male, anche perchè una cosa è certa: con la Travel Gang ci si diverte ovunque, anche nei peggiori bar di St.Julians!

scorcio di Vittoriosa
scorcio della mia Travel Gang Preferita a Mdina