Cayo Largo

Uno straccio di terra bianca tagliata a metà da una strada e punteggiata di arbusti verdi e pini marittimi spelacchiati: questa è Cayo Largo. Proprio così, un’isola brulla, dove le poche palme (molte trapiantate) sono quasi tutte nane, ingiallite e piegate dal vento, perchè dei suoi 20 km di lunghezza, la metà ricoperta è da mangrovie e quindi inaccessibile.
Ed è proprio da un’isola così cruda che non mi aspettavo tanta vita: uccelli di ogni specie e colore, alcuni si avvicinano timidamente in spiaggia, altri che svolazzano solo sotto agli ombrelloni vuoti. E poi un fìrequente passaggio di acqua di acquile di mare, grandi e più piccine. Un pò meno frequenti le tartarughe, ne ho viste un paio solo al largo in immersione.
Le spiagge principali di Cayo Largo sono tre: la spiaggia antistante l’hotel Sol Cayo Largo, che termina con Playa Blanca verso Ovest  (spesso assente per via del mare mosso); Playa Paraiso (il nome dice tutto) e Playa Sirena, l’unica orlata di palme e che si trova a Nord Ovest.
Quest’ultima, Playa Sirena, è raggiungibile da quasi tutti i restort presso una navetta che fa varie corse mattino e pomeriggio, oppure si può raggiungere direttamente in scooter noleggiabile sempre presso i resort.
Playa Sirena
L’acqua di Playa Sirena
E’ in queste spiagge, così poco tropicali rispetto agli altri caraibi, che ho visto l’acqua forse più cristallina in assoluto; questo probabilmente perchè non c’è barriera vicino a riva, e forse perchè la mancanza di vegetazione lussureggiante mantiene la colorazione autentica dell’acqua, in tutta la sua chiarezza, senza sfumarla su tonalità più scure o color smeraldo.
Chi viene a Cayo Largo, quindi, viene per fare vita di mare. Le escursioni possibili sono infatti via mare, quasi tutte in catamarano
Ad oggi, sullo stesso tratto di spiaggia, ci sono uno affianco all’altro i villaggi di tutti i principali tour operator italiani. Le strutture col tratto di spiaggia più ampio rimangono però il Sol Cayo Largo ed il Sol Pelicano.
C’è un piccolo centro, la “Marina”, frequentato da locali e turisti che la sera dalle 11:30 in poi si carica di vita diventando una piccola discoteca all’aperto con qualche bancarella e barettino sui pontili.
E’ sempre qui alla Marina che c’è l’unico diving dell’isola, accanto tra l’atro ad un centro recupero tartarughe.
Durante il mio soggiorno ho avuto la fortuna di assistere due volte alla liberazione in mare di decine di piccoli di Tartaruga Verde, uno spettacolo così emozionante quanto naturale.
Il rilascio delle tartarughe
tartarughe verso la vita
A largo della marina ci sono diversi punti di immersione interressanti soprattutto per quanto riguarda la barriera: totalmente integra e con eccezzionali tonalità. Non è poi difficile vedere a pochi metri da riva stelle marine e paguri enormi.
Mi auguro che un paradiso marino del generesi preservi ancora a lungo.